Bahrain-Merida, Vincenzo Nibali e i suoi non vollero associarsi con Bjarne Riis
Tornato quest’anno nel grande ciclismo maschile con il Team NTT, Bjarne Riis era sul punto di farlo già qualche anno fa. A bloccare la trattativa del danese con la Bahrain – Merida fu Vincenzo Nibali, l’uomo attorno al quale la formazione emiratina fu costruita. A rivelarlo è Bjarne Jensen, un ex uomo di fiducia del dirigente scandinavo, che ha spiegato al portale Feltet come il siciliano e il suo entourage non volessero rischiare ad associarsi con il contestato vincitore del Tour de France 1996, con la possibilità anche di perdere influenza nel team. L’accordo era quasi pronto, tanto che Riis aveva già indetto una conferenza stampa per farne l’annuncio, ma due settimane prima della data arrivò il no definitivo che ha portato alla chiusura del rapporto mai iniziato.
Assieme al suo socio Lars Seier Christensen, impossibilitato a rientrare nel grande ciclismo maschile direttamente nel WorldTour, l’ex Telekom ha dunque investito soprattutto su una formazione femminile, provando anche con gli uomini a livelli inferiori. Malgrado i buoni risultati ottenuti, con il successo di Marta Bastianelli al Giro delle Fiandre come fiore all’occhiello, la squadra si è sciolta la scorso anno, ma Riis ha comunque avuto possibilità poi di rientrare nel ciclismo di primo piano entrando acquisendo parte delle quote della NTT Pro Cycling.
Nella squadra emiratina, che vedeva il manager dello Squalo dello Stretto Alex Carera come una figura centrale, arrivarono così quell’anno Nibali e il suo entourage, composto da alcuni corridori, tra i quali il fratello Antonio Nibali, il fidato massaggiatore Michele Pallini, l’addetto stampa Geoffrey Pizzorni e il preparatore poi direttore sportivo Paolo Slongo.
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